Il corpo, la postura,
il movimento - 2° ciclo
Studio degli elementi del
linguaggio del corpo e di come interagiscono
Questa è una proposta
aperta a chiunque desideri approfondire la conoscenza di sé
attraverso lo studio del linguaggio del corpo. Il percorso, in
particolare, offre uno strumento formativo a tutti coloro che operano
nelle professioni di aiuto.
Partiamo dalla
constatazione che per imparare a riconoscere l’altro è necessario
cominciare da se stessi, dal proprio corpo, dalla propria postura,
dal proprio movimento.
Per chiunque di noi lavori
nella relazione con l’altro è fondamentale saper riconoscere le
connessioni esistenti all’interno della complessità del sistema
corpo.
Noi raccontiamo la nostra
storia attraverso il corpo
Il corpo è un territorio
anatomico e psichico con la sua geografia, le sue vie di
comunicazione. È la parte di noi che entra immediatamente in
relazione con l’altro e col mondo circostante. Frammenti di
conoscenza che orientano, insegnano e esprimono ciò che succede
dentro e fuori di sé. Ognuno di noi, anche attraverso
l’organizzazione della propria postura, realizza nel concreto il
suo modo di essere al mondo. Inoltre il ruolo della postura si
intreccia profondamente con il nostro vissuto percettivo ed emotivo.
Con la postura mettiamo in atto un lavorio complesso e continuo tra
le parti del corpo, le articolazioni, lo scheletro, i muscoli e le
nostre reazioni emotive, interne ed esterne.
Tutti noi agiamo il
movimento attraverso una sintesi percettivomotoria, sviluppando nello
spazio i modelli posturali appresi unitamente all’elaborazione
raffinata di un disegno, proiezione del nostro schema corporeo e
della nostra immagine.
Il movimento è reso
possibile dalla continua interazione tra il sistema neurofisiologico,
quello psicologico e l’immagine che ognuno elabora dentro di sé.
Neurofisiologicamente movimento, pensiero, comunicazione,
apprendimento, percezione, motivazione, istinto, memoria, sono un
tutto unico.La proposta
Guardare, riconoscere la
propria anatomia come una storia, viaggiare in un territorio
concreto, reale, saper vedere cosa ci succede corporeamente. Le
tecniche sono strumenti al nostro servizio, per imparare a sentire e
a sentirci, in uno scambio continuo con il sistema nervoso centrale.
Non è l’esercizio in sé che fornisce l’informazione, ma la
consapevolezza di come stiamo usando il corpo mentre eseguiamo
l’esercizio o il movimento.
Vogliamo guidarvi in un
percorso per imparare a sentire e vedere gli intrecci che si formano
attraverso il tono muscolare, la meccanica posturale e la psiche,
uscendo dalla separazione tra mente e corpo, psichico e somatico.
Attraverso la consapevolezza, l’ascolto di ciò che facciamo, di
come lo facciamo, del tono muscolare che agiamo, avremo la
possibilità di scegliere altri schemi di organizzazione e
coordinamento che, se esplorati, possono inviare al cervello l’input
di nuove esperienze. Analizzeremo come un blocco articolare, un
limite fisico, una patologia, sono parte integrante della storia
della persona. Tessitura e intreccio di meccanismi che dialogano tra
loro sia per irrigidire, sia per rilassare.
Riesamineremo il percorso
svolto nel 1° ciclo di seminari, approfondendo le singole tematiche:
- la consapevolezza del proprio corpo e del tono muscolare
- i modelli posturali che attiviamo, la rigidità e la mobilità articolare
- la colonna vertebrale nell’età evolutiva e nell’adulto
- gli snodi, i perni del nostro corpo
- le vie che facilitano il movimento nella struttura scheletro
- come usiamo il peso
- la forza e lo sforzo
- la contrazione, il rilassamento, la necessità del controllo muscolare
- il corpo che gioca nello spazio
- l’equilibrio
- il movimento
La conduzione
Carla Polidoro, terapista
della riabilitazione e osteopata. Si occupa di scoliosi e delle
patologie della colonna vertebrale. L’esigenza di approfondire le
cause che portano a queste patologie la indirizzano a esplorare nuove
letture dell’anatomia e del corpo. Gli studi di perfezionamento
(Mézières, Campo Chiuso, tecnica Alexander, Eutonia, Bertherat) la
convincono sempre più della necessità di seguire itinerari
professionali dove corpo e mente non vengano tenuti separati. Segue
un percorso personale e formativo con Norberto Silva Itza nella
metodologia Grecam, dove l’espressività e la creatività si
intrecciano con la propria storia nella dimensione psico-corporea.
Segue percorsi di analisi junghiana, psicoterapia gestaltica e
reichiana. Lavora come terapista del movimento (metodo Grecam). Si
diploma in osteopatia. Libera professionista, collabora con
ortopedici e fisiatri. Ha elaborato un metodo per bambini e ragazzi
con problemi alla colonna.
Le date 2015-2016
Il calendario degli
appuntamenti, a cadenza mensi- le, sarà comunicato nella giornata di
presentazione del seminario il 25 settembre 2015.
Ogni seminario si svolgerà
dal venerdì al sabato per 8 ore complessive di lavoro, presso la
sede dell’Associazione Grecam di Cagliari in via Fillirea 25 -
Quartu S. Elena (CA).
Per informazioni o
prenotazioni tel. 344 1398988/ 328 8224661 dalle 15.00 in poi o
inviare una mail a grecamsardegna@tiscali.it
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